I Consigli dello Spazzacamino

La frequenza della pulizia della canna fumaria varia a seconda dell’utilizzo e delle dimensioni interne del camino.
Di media, salvo indicazioni più restrittive da parte del costruttore, è necessario un intervento dopo aver consumato 50 quintali di legna ben stagionata, il che equivale circa ad un’accensione giornaliera di 6 ore nell’arco di due stagioni invernali.

Tuttavia, nel caso in cui la canna fumaria abbia una misura interna inferiore o uguale a 15 cm di diametro, la pulizia è consigliata ad ogni fine stagione.

Un discorso leggermente diverso va fatto per le stufe a pellet, per le quali è utile seguire le indicazioni del costruttore che stabilirà la frequenza di pulizia in base al tipo d’impianto e alla qualità del combustibile.

Quali sono i problemi più gravi che si possono verificare?

–  malfunzionamenti legati all’utilizzo di legna umida o poco stagionata
–  insufficiente coibenza dell’impianto o suo errato dimensionamento rispetto all’apparecchio di combustione ad esso collegato
–  errato utilizzo della stufa, di solito dovuto a una regolazione al minimo troppo affrettata.

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Consiglio sull’utilizzo delle stufe a legna

Il ciclo di combustione della legna avviene in tre fasi:

1. la legna si surriscalda ed evapora l’acqua; il vapore sottrae energia al focolare e si ha uno spreco di calore: più la legna è umida, maggiore sarà lo spreco.
2. dalla legna incendiata si distillano le resine e le sostanze volatili
3. la legna diventa carbone e brucia lentamente con una fiamma azzurra; è ora possibile ridurre l’afflusso di aria e mantenere una combustione lenta, la cui durata dipenderà dalla qualità delle legna.

E’ molto importante che nelle prime due fasi ci sia un afflusso d’aria abbondante al fine di garantire una buona temperatura nella camera di combustione in modo tale da bruciare in modo corretto e completo i gas che si producono.
Con aria insufficiente, infatti, si avrà una cattiva combustione, una perdita di rendimento e la formazione di condensa dovuta alla scarsa temperatura dei fumi.

Può succedere, quindi, che il vapore si trasformi nuovamente in acqua, depositandosi lungo la parete interna del camino, bagnando la fuliggine e trasformandola in catrame.
Questo catrame è molto difficile da rimuovere e c’è il rischio che prenda fuoco con possibilità di danni all’abitazione.
Secondo le statistiche dei vigili del fuoco, queste situazioni si verificano in alcune centinaia di casi ogni anno.

E’ molto importante, quindi, bruciare solamente legna asciutta e stagionata da almeno 12 mesi, sia per evitare sprechi, sia per evitare la formazione di catrame.
E’ inoltre importante, non bruciare scarti di lavorazione come truciolati, compensati o elementi verniciati, non bruciare plastica e carta patinata, in quanto la combustione di questi prodotti libera inquinanti tossici come metalli pesanti e diossine, che normalmente escono dal camino ma possono anche rimanere nei locali interni rappresentando un rischio per la salute di chi vi abita.

Per una consulenza adeguata vi consigliamo di avvalervi sempre di un tecnico specializzato.

Contatti Utili:

Michele Michieletto – Spazzacamino
Tel. 0422 361352
Cell. 339 6236214