Che cos’è un pavimento in laminato? Scopriamolo insieme!
Il laminato è oggi un pavimento che è stato rivalutato nel tempo, ma presenta, allo stesso tempo, ancora qualche dubbio e qualche parere contrastante.
C’è chi lo consiglia, c’è chi invece non lo ritiene un pavimento “affidabile”, c’è chi lo applicherebbe ovunque e chi invece solo in determinati ambienti.
Analizziamone ora alcune caratteristiche tecniche e vediamo di capirne di più.
Com’è fatto il laminato?
Dal punto di vista tecnico, non è parquet perché prodotto in modo completamente diverso.
Il pavimento laminato è ottenuto attraverso un processo di pressofusione che sottopone i pannelli di vari materiali (resine, carta, agglomerati di legno, etc.) ad una forte pressione.
Ogni listone è così composto:
- – una parte inferiore che funge da supporto
- – una parte centrale composta da pannello di fibra di legno HDF (High Density Fireboard)
- – una parte superiore a cui viene applicato un foglio decorativo, in grado di riprodurre le venature tipiche del legno
- – una superficie trasparente resistente all’usura del calpestio, che permette anche a colore e finiture di non rovinarsi nel tempo

Tipologie di laminato
La classificazione del laminato è doppia: riguarda la tipologia di pressatura con cui vengono ottenuti i listoni e la loro classe di utilizzo.
La tipologia di pressatura, ad alta temperatura e realizzata in due tempi (HPL – High Pressure Laminated) oppure in un unico tempo (DPL – Direct Pressure Laminated): questo processo ne determinare compattezza, stabilità e durata.
Per questo la qualità dei pannelli HPL è superiore rispetto a quella dei pannelli DPL.
Per quanto riguarda le classi di utilizzo possiamo così riassumerle:
- – AC3, destinato ad uso domestico leggero (camere da letto);
- – AC4, per uso commerciale leggero, adatto anche in contesti domestici ad usura moderata (zone giorno);
- – AC5/AC6, ad uso estremo, per centri commerciali, palestre, showroom di automobili, per ambienti ad alto passaggio e qualsiasi zona abitativa.

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Pregi e difetti del laminato.
Analizziamo brevemente i vantaggi che si possono avere scegliendo un pavimento laminato.
- – rispetto alle piastrelle in grès che imitano l’effetto del legno ma che presentano una superficie fredda al tatto, il laminato riesce a riprodurre una sensazione di calore più simile al legno.

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- – rapporto qualità/prezzo: rispetto a un pavimento in legno, il costo può essere inferiore avendo comunque una pavimentazione in grado di riprodurre fedelmente gli effetti del legno e non solo. Attenzione però, per avere una buon prodotto e un’ottima resa estetica è necessario affidarsi a rivenditori che forniscono materiale di prima scelta e di qualità.
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- – facilità di posa in opera e scarsa manutenzione: la tecnica di posa utilizzata per il parquet laminato è quella flottante senza colla. I listini sono fissati tra loro attraverso un meccanismo di incastro a click e appoggiati su di un materassino fonoassorbente e una barriera vapore (foglio di nylon). Il laminato può essere inoltre posato sopra ad una pavimentazione già esistente, purché livellata, regolare e asciutta. Una volta posato, non richiede particolari trattamenti.
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- – facile da pulire: per la pulizia ordinaria sono necessari un panno bagnato e un detergente apposito: è un pavimento facile da pulire grazie anche alla sua caratteristica di antistaticità (attira poco la polvere) e al suo strato protettivo che lo protegge da macchie, urti e graffi.
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- – resistenza e impermeabilità: grazie ai processi con cui viene prodotto e alle caratteristiche del film con cui si realizzano le finiture, il laminato è un pavimento resistente: al calpestio, alle grandi sollecitazioni, all’azione dei raggi UV e all’ossidazione. Inoltre, nelle versioni top di gamma, è idrorepellente e non assorbe l’umidità.
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- – ridotta infiammabilità: il laminato prende fuoco solamente quando è in contatto diretto con la fiamma.

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Per quando riguarda invece gli svantaggi possiamo citare:
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- – scarsa resistenza al calore: attenzione al contatto con possibili oggetti bollenti.
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- – non è consigliabile utilizzarlo in bagno, a causa della forte umidità (fatta eccezione per i modelli AquaResist e per i top di gamma).
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- – effetto del calpestio: anche se mitigato dal tappetino, può creare un effetto di “vuoto”, che potrebbe non risultare gradevole a tutti (con i materassini tecnici più evoluti questo effetto “vuoto” si attenua molto fino quasi a scomparire).
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- – non ha la stessa sensazione di calore del legno in quanto è pur sempre materiale artificiale.
Ovviamente vale sempre la regola che la scelta e la posa di un pavimento rispetto ad un altro variano a seconda della destinazione d’uso, del budget disponibile nonché dal mero gusto personale.
Se siete interessati ad un pavimento laminato e quanto letto non è stato abbastanza esaustivo non esitate a contattarci!